Ero solo come un ombrello su una macchina da cucire. Dalle pendici dei monti Iblei, a settentrione, ho percorso il cammino, arrampicandomi per universi e mondi, con atti di pensiero e umori cerebrali. L’abisso non mi chiama, sto sul ciglio come un cespuglio: quieto come un insetto che si prende il sole.

da "L'ombrello e la macchina da cucire", F.Battiato

mercoledì 23 marzo 2011

(Take another little) piece of my heart: breve vita triste di Janis Joplin

Ogni volta che ascolto Janis Joplin mi torna sempre in mente una frase. L'ho letta qualche anno fa, in un articolo di Rolling Stone che parlava della profonda solitudine in cui la cantante si trovò a vivere anche nei suoi momenti di massima popolarità. Parlava di una vita triste, in cui ella si accontentava di brevi relazioni con i pusher che le fornivano la droga pur - come si dice spesso in modo abbastanza orribile - di "non morire". Ebbene, in quell'articolo si riportava una frase della Joplin, che sintetizzava al meglio l'esistenza che ella conduceva, un'esistenza dominata dal successo personale, certo, ma anche dalla totale assenza di affetti. Ella diceva: "Sul palco, faccio l'amore con venticinquemila persone, poi torno a casa sola". Morì nel 1970, stroncata da un'overdose di eroina e da quella maledizione che fulminò, tra il 1970 e il 1971, anche gli altri due principali esponenti della scena rock di quegli anni, Jim Morrison e Jimi Hendrix. Avevano tutti e tre ventisette anni.
Janis Joplin era diventata famosa come cantante del gruppo Big Brother & the Holding Company, in cui era entrata nel 1966. Pubblicarono il loro album d'esordio, omonimo, nel 1968, e in quello stesso anno giunsero al successo con la registrazione del live Cheap Thrills - la cui copertina fu disegnata dal grande fumettista statunitense Robert Crumb - che li proiettò al primo posto delle classifiche. Cheap Thrills conteneva quelle che poi sarebbero state ricordate come le migliori canzoni di Janis Joplin, come la splendida interpretazione dello standard Summertime e la rilettura di un brano che era passato in precedenza abbastanza inosservato, nella versione che Erma Franklin (sorella di Aretha) ne aveva dato l'anno precedente.
Quel brano era Piece of my heart e lo potete ascoltare qui sotto.

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