Ero solo come un ombrello su una macchina da cucire. Dalle pendici dei monti Iblei, a settentrione, ho percorso il cammino, arrampicandomi per universi e mondi, con atti di pensiero e umori cerebrali. L’abisso non mi chiama, sto sul ciglio come un cespuglio: quieto come un insetto che si prende il sole.

da "L'ombrello e la macchina da cucire", F.Battiato

sabato 27 aprile 2013

Il documento di un gruppo di architetti sulla riforma dell'Inarcassa


Ricevo e diffondo questo documento relativo alla riforma dell'Inarcassa di cui si parla qui http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/23/verita-sulla-riforma-inarcassa/572830/. E' stato redatto nel 2012 in seguito a un'assemblea di 50 architetti dell'Ordine di Firenze, ma penso che possa essere interessante per tutti quelli che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro con la prospettiva di una pensione sempre più lontana e più esigua. Fate girare!

OSSERVAZIONI E DOMANDE SULLA BOZZA DI SOSTENIBILITA’

NB: questo documento di sintesi rappresenta l’espressione degli iscritti come emersa nell’incontro del 22 giugno u.s., è necessario che il Consiglio ne prenda conoscenza e assuma posizione al riguardo in tempi brevissimi, in modo da dargli la forma di una controproposta da opporre alla Presidenza Inarcassa come OAPPC Firenze.


Il Decreto 201 del 6 dicembre 2011 impone alle Casse Professionali di adottare, entro il prossimo 30 settembre, misure volte ad assicurare l'equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di cinquant’anni.

La Presidenza di Inarcassa, avvalendosi di consulenti esterni (Dott. A. Trudda dell’Univ. Sassari e Prof. S. Nisticò dell’Univ. Cassino), ha presentato il progetto che risponde alla domanda ministeriale: tale progetto è stato preso in esame venerdì 22 Luglio a Firenze, presso la sede dell’Ordine degli Architetti.  
Qui  di seguito le osservazioni e perplessità al riguardo, espresse dagli iscritti:

1)     L’aliquota relativa al contributo soggettivo di fatto aumenta dello 0,5%, quota precedentemente destinata ad attività assistenziali. Quindi in futuro tali attività come verranno coperte? Inoltre, in cosa consiste esattamente l’attività assistenziale, chi ne usufruisce e in quali modalità?

2)     Si parla di contributo volontario (aggiuntivo) da versare fino ad un ulteriore 8,5%, quale garanzia ci sarà di rientro di quanto versato? Si teme di fatto che in futuro tale contributo aggiuntivo diventi obbligatorio  per coprire eventuali perdite finanziarie.

3)     Il tetto reddituale su cui viene pagato il contributo soggettivo passa a € 120000. Gli iscritti con redditi superiori che vantaggi avrebbero a restare in Inarcassa? Può questo favorire un incremento nel futuro di società di progettazione?

4)     I contributi minimi soggettivi stabiliti nella cifra di  € 2250  passando al sistema contributivo hanno  ancora  ragione di esistere? Non convince la motivazione della pensione minima.

5)     I 5 anni di agevolazione per i giovani come vengono compensati dopo  25 anni di iscrizione  continuativa?

6)     Per retrocessione si intende la quota incamerata da Inarcassa, attraverso il contributo integrativo, che in una percentuale va accreditata sulla posizione pensionistica dell’iscritto. Perché diminuisce in proporzione con l’anzianità di iscrizione e ha un tetto max di €154.000?

7)     I pensionati oltre ai minimi soggettivi dovranno pagare anche un minimo integrativo di € 660  tutti o solo quelli di altro ente?

8)     La quota di denaro incassata con il contributo integrativo si andrà sempre più  
      ingrossando, e alla stessa si aggiungerà anche quella versata nei rapporti fra
     professionisti.
      L’impiego del contributo integrativo deve essere rendicontato nel dettaglio
     E’ lecito che sia richiesto anche a chi svolge lavoro dipendente e non ne trarrà mai
     alcun vantaggio?

9)     Dopo la riforma scomparirà del tutto la pensione di anzianità? Se si, visto che quella di vecchiaia in relazione all’aspettativa di vita arriverà fino a 70 anni , che interesse ci sarà a riscattare gli anni di laurea? Eventuali ricongiunzioni in base a quali criteri  saranno conteggiate?

10) Per l’erogazione della pensione minima, la presentazione dell’ISEE non la troviamo appropriata, in quanto Inarcassa è un ente autonomo. A tale proposito esistono già sentenze contrarie. Quanto versato dall’iscritto deve essere  comunque garantito. Inoltre cosa significa l’affermazione presente nella bozza “che la pensione minima (pur avendo pagato i minimi) non potrà comunque essere superiore alla media dei  redditi professionali rivalutati negli ultimi 20 anni? Sarà equiparata a quella sociale?


Gli iscritti esprimono perplessità nell’ipotesi di un rendimento così basso dell’1,5% e chiedono che:
a.       Vengano rese pubbliche le gestioni immobiliari
b.      Venga adottato un criterio di assoluta trasparenza rispetto alla gestione finanziaria
c.       I bilanci siano pubblici non per capitoli di spesa, ma nella loro interezza.
d.       la dirigenza di Inarcassa  si ponga come obiettivo l’inserimento del patrimonio  all’interno del pacchetto relativo alla sostenibilità per poter quindi rivedere gli attuali parametri di calcolo e vengano individuate forme concrete di rendimento del patrimonio  generale nettamente più alte. In mancanza di raggiungimento di tali obiettivi il cda e il suo presidente rassegnino le dimissioni.